FP9: Moedas al Parlamento Europeo

Si è tenuto martedì 23 Gennaio, presso la Commissione Industria, Ricerca, Energia del Parlamento Europeo, il consueto scambio di opinioni tra gli eurodeputati e il Commissario per la Ricerca e l’Innovazione Carlos Moedas. L’intervento di Moedas ha fatto il punto sul processo di valuazione intermedia di Horizon 2020 – ufficialmente chiuso dalla comunicazione della Commissione dell’11 gennaio scorso – e ha fornito indicazioni importanti sul percorso che porterà all’adozione del Programma Quadro post-2020 (FP9).

Horizon 2020 si afferma sempre più come grande storia europea di successo, ha ribadito Moedas dando conto dei principali messaggi emersi dalla comunicazione. Il Commissario ha aggiunto che la dotazione finanziaria del programma rimane non sufficiente per assorbire e finanziare l’alto numero di proposte di qualità presentate e che gli obiettivi di lungo termine – in prospettiva FP9 – restano la «massimizzazione» dell’impatto e l’ulteriore apertura e semplificazione del programma.

La proposta della Commissione per il prossimo Programma Quadro verrà presentata, orientativamente, entro metà del 2018, ha detto Moedas, ricordando però che la tempistica dell’iter legislativo di FP9  dipenderà dal processo di approvazione del Quadro Finanziario Pluriennale post-2020 (la Commissione si è impegnata a presentare la proposta sul bilancio entro maggio di quest’anno). L’intenzione della Commissione sembra quella di definire gran parte della programmazione post-2020 entro la legislatura attuale. 

Moedas non ha risparmiato agli eurodeputati qualche anticipazione sui contenuti del programma post-2020. FP9 manterrà – questa sarà la proposta della Commissione – una struttura a tre pilastri: il primo e il terzo – Open Science e Open Innovation (denominazioni provvisorie) – ad approccio bottom-up; il secondo – Global Challenges – ad approccio top-down. Con tutta probabilità, saranno i pilastri Global Challenges e Open Innovation ad “ospitare”, rispettivamente, l’approccio mission-oriented e il nuovo European Innovation Council, due tra le novità più attese del prossimo programma.

FP9: la posizione italiana

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha pubblicato i due documenti che illustrano la posizione italiana su alcuni punti fondamentali del futuro programma quadro europeo di ricerca ed innovazione (FP9): un documento di posizionamento, Italy position statement on the interim evaluation of Horizon 2020 and the next framework programme for the European Research,  e un documento strategico di supporto,  A Vision Document in support of the Italy Position Statement on the Interim Evaluation of Horizon 2020 and the Next Framework Programme for the European Research.

I due documenti nascono da una consultazione pubblica, realizzata nel 2017, rivolta a tutti i  registrati nella banca dati dei ricercatori nazionali, del settore pubblico e privato. La consultazione ha raccolto il parere dei ricercatori italiani su Horizon 2020 – a poco più di tre anni dal suo avvio – e sulle caratteristiche più auspicate (non volute) del prossimo Programma Quadro.

Verso FP9: Comunicazione della Commissione

L’11 gennaio, la Commissione Europea ha pubblicato la comunicazione sulla valutazione intermedia di Horizon 2020, che delinea i punti di vista su come sfruttare al massimo l’impatto del prossimo Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione (FP9).

La comunicazione riassume i principali risultati della valutazione intermedia di Horizon 2020, in settori quali la cooperazione internazionale, le sinergie con altri programmi e politiche dell’UE, gli sforzi continui per semplificare il panorama di sostegno alla ricerca e all’innovazione europee. I possibili miglioramenti e orientamenti per il futuro riflettono sostanzialente le raccomandazioni del rapporto del Gruppo di Alto Livello presieduto da Pascal Lamy.

Tra le modalità per aumentare l’impatto del Programma Quadro, la Commissione fa riferimento esplicito all’approccio mission-oriented, che mira alla risoluzione di problematiche specifiche entro un determinato lasso temporale. Altri messaggi chiave della comunicazione includono la necessità di aumentare il coinvolgimento reale dei cittadini e il sostegno a innovazioni di tipo radicale. I legami concreti con altri programmi di finanziamento dell’UE dovrebbero essere approfonditi e l’Open Science rafforzata.

Tenendo conto delle lezioni ricavate e delle indicazioni per il futuro fornite nella comunicazione, la Commissione dovrebbe presentare entro la metà del 2018 le proposte legislative per FP9.

Consultazioni pubbliche sul bilancio UE post-2020

Come anticipato a settembre scorso dal presidente Juncker nel suo discorso annuale sullo stato dell’Unione Europea, la Commissione presenterà a maggio 2018 la proposta per il prossimo bilancio a lungo termine dell’UE, il quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo successivo al 2020.

In vista di tale scadenza, lo scorso 11 gennaio la Commissione ha aperto una serie di consultazioni pubbliche sulle priorità dell’UE che dovrebbero riflettersi nel QFP post-2020. Ciò fa seguito alla pubblicazione il 28 giugno 2017 del documento di riflessione della Commissione sul futuro delle finanze dell’UE e il 1° marzo 2017 del Libro bianco sul futuro dell’Europa della Commissione, in cui si incoraggiavano tutti i cittadini a partecipare al dibattito sulle principali decisioni che incidono sul nostro futuro comune.

I cittadini hanno tempo fino all’8 marzo per dire in quali ambiti secondo loro l’UE ha il maggiore valore aggiunto e dove dovrebbe concentrare il proprio potere d’investimento per massimizzare l’impatto di ogni euro investito. Una delle consultazioni invita i cittadini a dire la loro sui finanziamenti europei nel settore della ricerca, dell’innovazione, delle PMI e del mercato unico (area nella quale ricade il Programma Quadro di R&I). 

L’esito delle consultazioni alimenterà la riflessione in corso sul prossimo QFP insieme alle proposte e alle idee già espresse dagli Stati membri, dagli enti locali e dalle parti interessate private.

Fonte: https://ec.europa.eu/italy

Verso il 9° Programma Quadro di Ricerca e Innovazione. Prospettive dall’evento del 12 dicembre

Sono partiti i preparativi per la transizione da Horizon 2020  al suo successore, il 9° Programma Quadro-FP9

Per stimolare la partecipazione nazionale a questo processo, si è svolto  il 12 dicembre a Roma, presso la sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche-CNR, l’evento Verso il 9° Programma Quadro di Ricerca e Innovazione – FP9. L’Italia e la sfida europea. L’incontro è stato organizzato da APRE e dal MIUR, in collaborazione con il CNR.

I diversi tavoli di discussione hanno messo in dialogo i punti di vista di rappresentanti istituzionali, esponenti degli enti pubblici di ricerca, esperti di politiche della ricerca e dell’innovazione. Gli intervenuti hanno indicato criticità e punti di forza della partecipazione italiana ai programmi quadro, segnalato discontinuità e opportunità dal nuovo strumento finanziario, dibattuto sui modi in cui contribuire all’elaborazione di FP9.

La grande sfida del Nono programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione (FP9) sarà la sostenibilità, ha spiegato Kurt Vandenberghe della Dg Ricerca e Innovazione della Commissione Ue. Continua la lettura di Verso il 9° Programma Quadro di Ricerca e Innovazione. Prospettive dall’evento del 12 dicembre